Alimenti biologici per vegetariani, vegani e per tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente e la salute del pianeta

lunedì 24 giugno 2013

La pesca



Questo frutto dolce e succoso è originario della Cina, dove fin dai tempi più antichi se ne coltivavano diverse varietà. Per la sua ricchezza di vitamine (soprattutto A, B1, B2, C e PP) e di oligoelementi (fosforo, potassio, magnesio, zolfo, ferro, manganese), in Oriente vantava la definizione di "frutto dell'immortalità".
In Europa fu invece apprezzato in un primo tempo come pianta medicinale. Nell'antica farmacopea mandorla e nocciolo di pesca si usavano contro il mal di testa e i disturbi digestivi, mentre le foglie e la corteccia dell'albero erano considerate vermifughe, antipiretiche e diuretiche. La pesca è il frutto ideale per l’estate: è fresca, dissetante e ipocalorica, il che la rende perfetta per chi vuole mantenersi in linea. Buona e salutare, aiuta a eliminare le tossine. Inoltre, contenendo il fluoro, è ottima per rafforzare denti e ossa, oltre a proteggere la pelle e gli occhi grazie alla presenza di beta carotene.
La pesca contiene un acido abbastanza simile all'acido citrico, che ha la proprietà di eliminare le tossine e che la rende preziosa nella dieta di chi soffre di difficoltà digestive e di disturbi di circolazione. La pesca è perfetta come spuntino di metà mattina, in quanto fornisce zuccheri senza appesantire, inoltre è facilmente digeribile e quindi adatta anche per chi ha problemi di assimilazione; attenzione però: è consigliabile mangiarla lontano dai pasti in quanto “mescolata” a latticini e carboidrati potrebbe provocare fermentazioni intestinali fastidiose. È un frutto che, anche se sottoposto a trattamenti naturali di conservazione, mantiene buona parte dei suoi pregi organolettici e delle sue proprietà disintossicanti per cui, pur concentrandosi la produzione in luglio e agosto, diventare una risorsa per tutto l'anno.
Vince la tensione addominale e tonifica anche la vescica. La pesca ha proprietà lassative e soprattutto diuretiche. Consumarla regolarmente giova quindi a chi soffre di costipazione intestinale e di stipsi, e a chi lamenta un'insufficienza renale o la presenza di calcoli urinari. La mattina gustala cotta: svuota la pancia.
La medicina cinese consiglia questa ricetta: sbuccia 3 pesche fresche, cuocile a vapore, lascia intiepidire e mangiale il mattino, a digiuno.
La pesca aiuta anche a limitare la traspirazione e purifica la pelle. Nella dieta di giugno/luglio, inseriscila quindi nelle insalate di frutta (con succo di limone per non farla scurire) e come accompagnamento a prosciutto crudo, pesce, formaggio fresco. Come aperitivo, ti aiuta a digerire.
Una pesca frullata aggiunta a un calice di succo di mela trasparente è un ottimo aperitivo drenante e ti aiuta a metabolizzare meglio l'intero pasto.

lunedì 10 giugno 2013

Chia: il cibo degli antichi aztechi



La Chia è un seme originario del Sudamerica, della famiglia della menta dal nome “Salvia Hispanica”. Questo seme andò disperso per circa 5 secoli in seguito alla conquista da parte del popolo spagnolo. La Chia all’epoca era la terza pianta più importante degli Aztechi: in ordine mais, fagioli, Chia, amaranto. Gli Aztechi avevano sviluppato una conoscenza approfondita delle numerose proprietà di questa pianta; veniva da loro  utilizzata come alimento per l’uomo e per i loro animali e nelle cerimonie religiose. In Azteco la parola Chia vuol dire “forza”. Ogni 100g di semi contiene 20g di Omega-3: 8 volte in più rispetto al salmone.
La Chia contiene inoltre 7 volte più vitamina C rispetto alle arance, 5 volte più calcio rispetto al latte, 3 volte più ferro rispetto agli spinaci e 2 volte più potassio rispetto alle banane.
E’ una fonte proteica completa che contiene tutti i 20 amminoacidi noti, compresi quelli essenziali.


La Chia è il seme col più alto contenuto di Omega-3 nel mondo vegetale
I semi di Chia, grazie al potere nutritivo, possono compensare carenze nutrizionali generate da diete squilibrate e malsane. I semi di Chia sono atossici, sembrano essere ben tollerati a livello di allergeni e non contengono glutine. Hanno un gradevole sapore nocciolato, si possono mangiare crudi o cotti su insalate, verdure o usati mischiati a latte e yogurt come colazione.
Sono ottimi nelle zuppe e la farina ottenuta dai semi può essere mischiate ad altre farine per creare torte e piadine.
Tenuti in ammollo per 15 min. nell’acqua o nei succhi di frutta si sviluppa un gel che si addensa e che può esser mangiato come budino.


Ricetta
1 bicchiere di latte di mandorla, 1 cucchiaio di semi di Chia: lasciare riposare per qualche ora. Aggiungere a questa crema a piacere uvetta e scaglie di mandorle.


domenica 9 giugno 2013

Il Pomodoro



Il pomodoro, essendo un alimento povero di calorie, con un buon contenuto in minerali e oligoelementi, ricco di acqua e dotato di tutte le vitamine idrosolubili, leggero, remineralizzante, dissetante, con un alto potere nutrizionale, molto saporito. Il suo principale ingrediente è l’acqua (94%). Le proteine non superano l’1% e i grassi corrispondono allo 0,2%. Un altro 2,8% è costituito dai carboidrati, rappresentati da fruttosio e glucosio. Il rapporto tra elevato contenuto di acqua e basso tenore di zuccheri fa sì che il pomodoro apporti poca energia, ma di utilizzo immediato. La sua prima importante caratteristica è che il consumo costante di pomodori, facilita la digestione dei cibi che contengono fecole e amidi quali pasta, riso, patate, e aiuta a eliminare l’eccesso di proteine provocato da un’alimentazione eccessivamente ricca di carni. Ma non solo: in molti casi il pomodoro risolve problemi relativi ad una digestione lenta o ad una scarsa acidità gastrica, grazie al ricco contenuto di acido malico, arabico e lattico. Da non sottovalutare anche la sua azione disintossicante, dovuta alla presenza di zolfo. Nella componente acquosa del pomodoro sono disciolti molti sali minerali e oligoelementi, primo tra tutti il potassio (297 mg/100 g), che aiuta l’organismo a “ritrovare” l’equilibrio idrico e quindi combatte la ritenzione dei liquidi, la stanchezza, i crampi, la debolezza muscolare e l’ipertensione; subito dopo il fosforo (26 mg), che risulta fondamentale, insieme ai grassi, le proteine e il calcio, per la salute delle ossa e dei denti). Il calcio (11 mg/100 g) riequilibra il sistema nervoso, evita i crampi alle gambe, l’irritabilità e il mal di testa. Tra gli oligoelementi, è presente il ferro (0,3 mg/100 g), importante per combattere l’anemia, lo zinco (0,11 mg) e il selenio (2,3 mcg) che favoriscono la riparazione delle cellule e quindi combattono l’invecchiamento della pelle.
L’importanza del pomodoro per la buona salute, è legata anche alla presenza di fibre (2%), concentrate nella buccia e nei semi. Il caratteristico sapore del pomodoro è dovuto agli acidi citrico e malico, presenti nella sua polpa, in grado di stimolare l’appetito e rigenerare i tessuti. Questo ortaggio, inoltre, è anche ricco di vitamine in particolare la vitamina C, presente nella misura di 25 mg; basta un pomodoro per coprire il 40% degli 80 mg che un adulto dovrebbe assumere ogni giorno di questa vitamina, utilissima per la produzione dell’emoglobina e dei globuli rossi nel midollo osseo. In esso è presente anche vitamina A sotto forma di betacarotene (610 mcg ogni 100 g), che gli conferisce il caratteristico colore: un “solo” pomodoro di 100 gr. “copre” il 15% della quantità di betacarotene da assumere ogni giorno. Le vitamine del gruppo B invece, presenti anch’esse, favoriscono il ricambio e l’ossigenazione delle cellule. Infine il pomodoro è considerato ottimo per combattere il caldo e prevenire numerose patologie e disfunzioni, ma anche reumatismi e intossicazioni, è molto indicato nei casi di gotta e problemi legati all’ipertensione. Inoltre svolge anche un’azione disintossicante e rigeneratrice di cellule dei tessuti, è particolarmente utile per i disturbi generativi ed arteriosclerotici. Il massimo delle proprietà si hanno ovviamente consumandolo crudo, anche se di recente si è scoperto che un altro componente importante del pomodoro il licopene, con la cottura non viene danneggiato. In alternativa al prodotto fresco può venir utilizzato appena saltato in padella, risultando così anche gradevolmente digeribile.
Il pomodoro in cosmesi
Le applicazioni del pomodoro in cosmesi sono tantissime. In  cosmetica utilizzano la sua polpa come ingrediente base per maschere tonificanti, nutrienti e rassodanti per la pelle. È ideale anche per combattere i brufoli massaggiando semplicemente il viso una o due volte al giorno, con una fettina ben lavata. Perfetto anche per ammorbidire e nutrire le pelli aride se utilizzato sotto forma di succo mescolato con olio di mandorla e radici e foglie di malva. In caso di pelle grassa, occorre invece aggiungere al succo di pomodoro e all'olio d’oliva anche un pizzico di succo di limone. Anche le mani possono diventare più belle, adoperando la metà di una bacca come se fosse una saponetta e lasciandole asciugare all’aria aperta. Infine è da tenere in considerazione l’uso detergente del pomodoro: per pulire l’ottone macchiato dal verderame, basta strofinarlo con la polpa di un pomodoro maturo, poi sciacquarlo e lucidarlo con un panno di lana.


domenica 2 giugno 2013

Le Ciliegie



Le ciliegie si raccolgono da maggio ad agosto, a seconda della varietà e sono ricche di sali minerali come potassio (260 mg), calcio (30 mg), fosforo, ferro (0,6 mg), che aiutano a prevenire lo stress e vitamine importanti come la A (19 mcg) e la vitamina C (11 mg). Contengono quasi il 90% di acqua e lo 0,1% di grassi. Le ciliegie a polpa tenera presentano la polpa rosso porpora, quasi nerastra e vengono usate principalmente anche nella produzione di sciroppi. Le ciliegie a polpa consistente presentano un colore della polpa più chiaro, giallo e rosso, ed hanno una dimensione maggiore rispetto a quelle a polpa tenera. Tra le proprietà benefiche, sono anche consigliate nei casi di disturbi circolatori, intestinali; hanno un affetto lassativo sono quindi utili in tutti quei casi di problemi di stipsi. Dato l'effetto lassativo, è consigliabile somministrarle ai bambini con età superiore ai tre anni. Se cotte, le ciliegie possono essere impiegate nella preparazione di sciroppi, confetture, creme, gelatine e, soprattutto, dolci, come torte e strudel. Sono anche di aiuto nella cura di artriti, arteriosclerosi e per contrastare le malattie renali e la gotta. Contengono anche l’acido malico che favorisce la digestione degli zuccheri e l’attività del fegato. Hanno anche proprietà depurative e disintossicanti e possono essere consumate liberamente sia da persone affette da diabete che da obesità per il ridotto apporto di calorie e per il senso di sazietà che danno, indicate per questo anche nei regimi alimentari per la perdita di peso. Sono anche alleate della pelle perché la loro polpa possiede proprietà rivitalizzanti e amiche dei denti in quanto all’interno della buccia ci sono sostanze che aiutano la prevenzione della carie. Le ciliegie e i loro peduncoli sono indicati nei calcoli renali e vescicali, nella cistite e nella nefrite; sono efficaci per curare la gotta, i reumatismi e per liberare l’organismo, attraverso i reni e l’intestino, dagli acidi urici.
Inserire nell’alimentazione le ciliegie non è solo gradevole e appagante per il palato ma è anche un’ottima strategia antinvecchiamento, in quanto questi deliziosi e rossi frutti, contengono moltissimi flavonoidi che sono sostanze che contrastano i radicali liberi, aiutando a rallentare quindi il processo di invecchiamento cellulare. In più le ciliegie possiedono molte altre proprietà benefiche come l’alto contenuto di fibre che le fanno amiche della regolarità intestinale, oltre a contenere una buona quantità d’acqua che le rende dissetanti e reidratanti.